Cessione del Quinto: fino a che età si può richiedere?

Tabella dei Contenuti

Fino a che età è possibile richiedere la cessione del quinto? In generale, il limite massimo di età dipende dalle politiche del credito delle singole banche che offrono tale tipologia di finanziamento. In ogni caso, esistono alcune indicazioni generali che possono essere utili per comprendere fino a che punto l’età può influire sulla possibilità di richiedere un finanziamento tramite cessione del quinto.

Cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto è un tipo di prestito personale che consente a dipendenti e pensionati di ottenere un finanziamento, rimborsabile mediante trattenute mensili sulla busta paga o sulla pensione, per un importo massimo corrispondente alla quinta parte dello stipendio o della pensione netti.

Qual è la tendenza delle banche?

Le maggiori criticità relative all’età massima riguardano, per ovvie ragioni, la cessione del quinto della pensione. Solitamente, le banche tendono a guardare sia all’età del richiedente sia all’età che quest’ultimo raggiungerà al pagamento dell’ultima rata della cessione. La tendenza di diversi istituti di credito è di concedere cessioni del quinto fino ad un massimo di 85 anni al saldo dell’ultima rata.

Facciamo un esempio pratico. Se richiedi una cessione del quinto quando hai 80 anni e la durata del finanziamento è di dieci anni, questo significherebbe concludere il rimborso all’età di 90 anni. Molti istituti di credito potrebbero non accordare una cessione del quinto a persone che, alla scadenza del finanziamento, avrebbero un’età così avanzata.

Al contrario, se dovessi presentare domanda di cessione del quinto a 77 anni con una durata del prestito di otto anni, è più facile che il finanziamento ti possa essere concesso. Ribadiamo che non c’è una regola generale ma ci sono vari orientamenti da parte dei diversi istituti di credito.

Ecco perché conviene sempre confrontare le offerte di più banche, così da conoscere le politiche di credito dei diversi istituti e farsi un’idea rispetto ai limiti di età previsti da ogni ente erogante.

Cosa accade in caso di decesso dell’intestatario del contratto di cessione del quinto?

Quando si richiede un finanziamento in età avanzata, purtroppo è da prendere in considerazione la possibilità di una dipartita dell’intestatario della cessione mentre il piano di rimborso non è ancora terminato. Cosa accade in questi casi? Se l’intestatario del finanziamento muore, chiaramente le trattenute cessano, in quanto il soggetto che percepiva la pensione non è più in vita. Sta di fatto, però, che è necessario procedere all’estinzione del debito.

In circostanze del genere, interviene l’assicurazione sulla vita, obbligatoria per legge e che garantisce la copertura del rimborso dell’importo residuo del debito. La polizza prevede il pagamento di un premio periodico, calcolato in base all’età e alle condizioni di salute del richiedente.

Questo significa che il costo complessivo del finanziamento potrebbe essere più elevato nel caso in cui la cessione del quinto venga richiesta in età avanzata. Ciò in quanto c’è una maggiore probabilità che l’evento coperto dall’assicurazione possa effettivamente verificarsi. Ecco perché è molto importante valutare con attenzione le condizioni contrattuali del finanziamento prima di sottoscriverlo.

Chi può richiedere la cessione del quinto?

Le categorie di persone che possono richiedere la cessione del quinto sono le seguenti:

  • Lavoratori dipendenti che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un’azienda privata. In questo caso, la cessione del quinto prevede il prelievo della rata direttamente dalla busta paga, per un importo massimo corrispondente al 20% dello stipendio netto del richiedente. È doveroso precisare che per i lavoratori privati i criteri di valutazione sono più stringenti. Le banche guardano con molta attenzione al profilo dell’azienda presso cui il richiedente è impiegato. In linea generale, potresti avere difficoltà ad ottenere una cessione del quinto se lavori presso un’azienda privata con meno di dieci dipendenti;
  • Pensionati che hanno un reddito derivante da una pensione INPS o da un altro ente previdenziale. Anche in questo caso, la cessione del quinto prevede il prelievo della rata dalla pensione. L’importo da prelevare corrisponde, come di consueto, alla quinta parte del trattamento pensionistico netto;
  • Dipendenti pubblici/statali, vale a dire si tratta di coloro che lavorano presso la pubblica amministrazione o enti dello Stato, come ad esempio insegnanti, medici, poliziotti, militari, ecc.

Quali sono i vantaggi della cessione del quinto?

Ecco alcuni dei vantaggi dei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione:

  • Accessibilità, in quanto diverse categorie di persone possono ottenere questo finanziamento, anche coloro che in passato hanno avuto disguidi finanziari. Inoltre, per accedere a questo tipo di prestito non è necessario presentare garanzie reali, come ad esempio l’ipoteca su un immobile;
  • Facilità di accesso, in quanto l’iter per l’ottenimento del prestito non è molto complicato e si conclude in tempi relativamente brevi, probabilmente più lunghi di un prestito personale ma molto più brevi di un mutuo. Non dovrebbe essere un problema, inoltre, riuscire a procurarsi i documenti necessari per l’istruttoria del finanziamento;
  • Flessibilità: la cessione del quinto prevede una rata fissa, trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione del richiedente. Questo garantisce una maggiore stabilità finanziaria e la possibilità di pianificare il budget familiare in modo più efficace;
  • Tassi di interesse contenuti: la cessione del quinto presenta tassi di interesse generalmente più contenuti rispetto ad altre forme di finanziamento, come ad esempio i prestiti personali;
  • Sicurezza: la cessione del quinto prevede la garanzia di restituzione del prestito tramite il prelievo diretto dalla busta paga o dalla pensione del richiedente. Questo garantisce maggiore sicurezza per l’istituto finanziario che eroga il prestito e riduce il rischio di insolvenza del richiedente;
  • Rimborso dilazionato: la cessione del quinto prevede il rimborso del prestito in un arco temporale che può arrivare fino ad un massimo di 10 anni. Questo consente al richiedente di dilazionare i pagamenti e di gestire in modo più flessibile il proprio budget.

Fino a che età si può richiedere il quinto? Considerazioni finali

In generale, quindi, possiamo dire che la cessione del quinto può essere richiesta fino a un’età piuttosto avanzata, purché il richiedente sia in grado di dimostrare di possedere una fonte di reddito stabile e sufficiente a garantire la corretta restituzione del finanziamento. Consigliamo, comunque, di valutare con attenzione le proprie condizioni finanziarie e le modalità di rimborso del prestito, per evitare di incappare in situazioni di sovraindebitamento o di difficoltà economiche.

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