La quota cedibile è un documento molto importante ai fini dell’ottenimento della cessione del quinto della pensione. Esso ti permette, infatti, di avere informazioni precise rispetto alla quota della tua pensione utilizzabile per richiedere questa tipologia di prestito.
Cos’è la quota cedibile
È un documento rilasciato dall’ente pensionistico, generalmente l’INPS. Contiene la cifra massima utilizzabile da un pensionato per il rimborso di un prestito tramite cessione del quinto della pensione. Senza questo documento risulta, di fatto, impossibile avviare la pratica del finanziamento.
La quota cedibile riporta, infatti, informazioni aggiornate sulla situazione economica del cliente. In particolare, nel documento viene specificato se il richiedente ha già in corso altre cessioni del quinto della pensione. Non solo. Compare anche il numero progressivo delle quote cedibili già richieste.
L’informazione più importante, quella in grado di condizionare sia l’ammontare che la durata del finanziamento, è la quota massima utilizzabile per il rimborso del prestito. In termini concreti, essa coincide con la cifra esatta che l’INPS ogni mese tratterrà dalla tua pensione. Sarà stesso l’INPS, poi, a girare tale somma all’istituto che ti ha erogato la cessione del quinto.
Come si calcola la quota cedibile
Il calcolo della quota cedibile per la cessione del quinto della pensione è abbastanza semplice. Basta ricavare, innanzitutto, il 20% dalla pensione netta mensile o più semplicemente dividere per 5 l’importo netto della tua pensione. Su una pensione netta di 1250 euro al mese, l’importo della quota cedibile è pari a 250 euro.
Bisogna, però, fare delle riflessioni anche per quanto concerne un altro aspetto. Chi eroga il finanziamento è, infatti, tenuto ad assicurarsi che la trattenuta mensile non pregiudichi o condizioni in modo negativo la vita del beneficiario del prestito. In poche parole, è necessario garantire al pensionato un’esistenza dignitosa, al netto della trattenuta mensile sulla sua pensione per il rimborso della cessione.
Per tale ragione, è fondamentale conoscere l’importo minimo della pensione. Si tratta di un valore che l’INPS aggiorna ogni anno e che per il 2022 ammonta a 524,35 euro. Questo significa che un’eventuale trattenuta sulla pensione non può, in alcun modo, condurre ad una disponibilità mensile inferiore a tale cifra.
Tornando all’esempio che abbiamo fatto poc’anzi, con una pensione netta di 1250 euro tale rischio non c’è. Infatti, sottraendo a 1250 euro il suo 20% otteniamo una quota cedibile di 1000 euro, che supera di molto la soglia della pensione minima di 524,35 euro.
Si intuisce facilmente che, dinnanzi ad una pensione piuttosto bassa, ottenere la cessione del quinto potrebbe essere complicato. Poniamo che il tuo assegno di pensione mensile sia pari a 640 euro. Ripetendo la stessa operazione di calcolo che abbiamo visto prima, la tua quota cedibile sarebbe pari a 128 euro.
Il problema è che sottraendo la quota cedibile alla pensione netta si ottiene una cifra (512 euro) più bassa rispetto alla soglia minima di pensione. Dunque, in un caso del genere, non sarebbe possibile ottenere il prestito perché verrebbe messa a repentaglio la soglia minima di sussistenza del pensionato.
Come richiedere la quota cedibile
La quota cedibile può essere richiesta direttamente dal pensionato. In alternativa, sarà la banca o l’intermediario finanziario a cui ti sei rivolto a richiedere per te questo documento. Del resto, dovrà essere l’ente erogatore a valutare la quota cedibile, così da comprendere se vi siano o meno i presupposti per la concessione del finanziamento.
Come funziona la cessione del quinto della pensione
La cessione del quinto della pensione è un finanziamento non finalizzato. Questo significa che chi lo ottiene può utilizzare come meglio ritiene l’importo erogato, senza giustificativi di spesa. Il finanziamento può essere erogato solamente ai pensionati. La caratteristica della cessione del quinto è che la rata non va pagata dal beneficiario. Sarà il tuo ente pensionistico a trattenere ogni mese un quinto della tua pensione e a versarlo alla tua banca.
Requisiti e garanzie richieste
Per le banche, la pensione è una garanzia reddituale molto più forte rispetto alle stesse garanzie previste per la cessione del quinto dello stipendio. Un lavoratore, infatti, potrebbe essere licenziato oppure potrebbe dimettersi o, ancora, l’azienda presso cui lavora potrebbe fallire.
Tutte queste dinamiche vengono a mancare per i pensionati. Una volta raggiunta la pensione, infatti, la stessa non potrà mai venir meno. Se sei pensionato, il tuo stato sarà questo fino a quando resterai in vita. Non a caso, mentre per la cessione del quinto dello stipendio sono richieste due polizze (rischio vita e rischio impiego), con il quinto della pensione è sufficiente la sola polizza rischio vita. In questo modo, vengono tutelati sia l’istituto di credito che gli eredi del beneficiario dai rischi connessi ad un mancato rimborso del finanziamento.
Bisogna, però, assicurarsi che la causa della morte del pensionato rientri tra quelle previste dal contratto di assicurazione. Se così fosse, sarebbe la compagnia assicurativa ad occuparsi del rimborso del debito residuo del finanziamento. Infatti, la banca non può in alcun modo rivalersi sugli eredi del defunto.
Fino a che età si può richiedere la cessione del quinto della pensione
Molto importante, ovviamente, è anche l’età del pensionato. La banca, infatti, sarà chiamata a fare una valutazione anagrafica, prendendo in considerazione non soltanto l’età del pensionato al momento della stipula del contratto ma anche l’età che lo stesso raggiungerà alla scadenza del finanziamento. L’aspetto dell’età potrebbe, dunque, arrivare a condizionare sia l’importo concesso che, per ovvie ragioni, la durata del prestito.
Non esistono indicazioni di carattere generale, valide per tutti gli istituti bancari e gli intermediari finanziari. Generalmente, la banca tende a concedere la cessione del quinto della pensione a soggetti che, al termine del piano di rimborso, abbiano al massimo 85 anni e 11 mesi.
Chiaramente, ogni banca può decidere, in totale autonomia e in base alle proprie politiche del credito, di aumentare o abbassare tale soglia ai fini dell’approvazione di una richiesta di finanziamento tramite cessione del quinto della pensione.
Tra l’altro, il discorso relativo all’età finisce per influire sui costi del finanziamento e della polizza assicurativa. Maggiore è l’età del richiedente, più elevato sarà il rischio di una dipartita mentre il prestito è ancora in corso e, in definitiva, più alto anche il costo della polizza.