Cosa finanzia la Nuova Sabatini?

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La Nuova Sabatini è un’interessante iniziativa a sostegno delle imprese. Per le aziende italiane gli ultimi anni sono stati particolarmente difficili. Da un lato la crisi scaturita dal Covid-19, dall’altro gli aumenti dei costi delle utenze hanno messo in seria difficoltà migliaia di imprese.

Il sostegno al mondo dell’imprenditoria da parte del Governo centrale rimane, però, prioritario. Del resto, senza aziende non si creano posti di lavoro e l’intera nazione rischia il collasso. Ecco perché diventa importante approfondire le varie opportunità di finanziamento, a disposizione sia delle imprese già esistenti, sia delle start-up. Una di queste iniziative è la cosiddetta Nuova Sabatini. Per scoprire cosa finanzia la nuova Sabatini continua a leggere questo articolo.

Cos’è la Nuova Sabatini

Si tratta di un’agevolazione pubblica che consente di acquistare un bene strumentale attraverso un finanziamento agevolato, a copertura dell’intero importo. L’iniziativa prevede la partecipazione di banche e società di leasing convenzionate con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Già da diverso tempo, la Nuova Sabatini rappresenta un punto di riferimento nell’ambito delle iniziative a sostegno degli investimenti a favore delle imprese italiane. La finalità è quella di rafforzare il sistema produttivo nazionale e migliorare la competitività delle aziende nostrane.

Solamente nel 2020, anno in cui è scoppiata in tutto il mondo la crisi sanitaria scaturita dal Covid-19, la Nuova Sabatini ha erogato agevolazioni per un importo complessivo pari a 239,79 milioni di euro. Il 7,63% del totale degli interventi ha riguardato operazioni superiori a 50 milioni di euro. Nella classifica degli strumenti maggiormente finanziati dallo Stato Italiano, la Nuova Sabatini occupa la terza posizione.

A chi si rivolge

Possono accedere alla Nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese che hanno la necessità di attuare investimenti in:

  • Impianti;
  • Macchinari;
  • Beni strumentali d’impresa;
  • Attrezzature;
  • Hardware, software e tecnologie digitali.

Non possono essere finanziate le spese che hanno per oggetto fabbricati e terreni. La Sabatini finanzia micro, piccole e medie imprese aventi sede operativa in Italia, indipendentemente dal settore in cui operano. Sono comprese anche le aziende del settore agricolo. Sono, invece, escluse:

  • Industrie carboniere;
  • Aziende operanti nei comparti finanziari e assicurativi;
  • Aziende attive nei settori della sostituzione latte e derivati.

Quali vantaggi offre alle imprese?

Bisogna partire dalla considerazione che il contributo della nuova Sabatini corrisponde ad una percentuale calcolata sul costo del bene che si va ad acquistare, al netto dell’IVA. È direttamente il Ministero dello Sviluppo Economico ad erogare il contributo a fondo perduto, per i seguenti importi:

  • 7,72% per gli investimenti ordinari;
  • 10,10% per gli investimenti rientranti nella definizione di Industria 4.0.

La maggiorazione è del 100% in caso di investimenti effettuati nel Sud Italia e nelle isole così come per i cosiddetti investimenti Green. Le PMI che hanno diritto ad ottenere il contributo possono richiedere la copertura dello Stato a garanzia del finanziamento tramite l’apposito Fondo di Garanzia per le PMI, fino ad una percentuale massima dell‘80% del finanziamento totale.

Come accedere alla Nuova Sabatini

Dopo aver visto cosa finanzia la nuova Sabatini, è il momento di scoprire come fare per accedere al contributo. La domanda di accesso dovrà essere presentata prima dell’avvio dell’investimento, nel rispetto di alcune condizioni:

  • Investimento coperto da un finanziamento bancario/leasing, con possibilità di ottenere una copertura dell’80% dell’importo grazie al Fondo di Garanzia PMI;
  • Durata massima del finanziamento pari a 5 anni;
  • l’importo imponibile deve essere compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.

È necessario fare attenzione al modo in cui si utilizza il finanziamento. Esso va, infatti, adoperato per coprire il totale del costo degli investimenti considerati ammissibili. Bisognerà, inoltre, dimostrare la presenza dei requisiti richiesti a conclusione dell’investimento. infine, è doveroso rendicontare le spese effettivamente sostenute.

Cosa finanzia la Nuova Sabatini 2022: le novità

La nuova Sabatini è stata, di recente, riconfermata e rifinanziata fino al 2027. Sono stati stanziati:

  • 240 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023;
  • 120 milioni di euro per gli anni dal 2024 al 2026;
  • 60 milioni di euro per l’anno 2027.

Dal 1° gennaio 2022, il contributo per la Nuova Sabatini, qualora preveda un importo superiore a 200.000 euro, verrà erogato attraverso 6 quote annuali. Per gli investimenti fino a 200.000 euro, invece, potrai ottenere il contributo in un’unica soluzione.

In generale, con la Nuova Sabatini è possibile ottenere un contributo in conto impianti pari all’ammontare complessivo degli interessi su un finanziamento quinquennale e di importo identico a quello richiesto calcolati a un tasso d’interesse annuo che corrisponde al:

  • 2,75% in caso di investimenti in beni strumentali;
  • 3,575% in caso di investimenti 4.0 e di investimenti green;
  • 5,5% in caso di investimenti effettuati nel Sud Italia da micro e piccole imprese.

Per quanto concerne il contributo, esso può essere erogato considerando un limite di intensità del  20% dei costi ammissibili per le micro-piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Cosa finanzia la Nuova Sabatini Green e Sud

Una delle recenti novità introdotte dalla Nuova Sabatini riguarda i cosiddetti investimenti green e quelli nel Mezzogiorno. Lo scopo è quello di incentivare investimenti ad impatto ambientale limitato nonché supportare le imprese che operano nelle aree meridionali.

Il contributo previsto per la Nuova Sabatini Green è stato posto sullo stesso piano degli investimenti 4.0. Ricordiamo che per tali investimenti è previsto un contributo pari al 10% del prezzo del bene che si desidera acquistare, al netto dell’IVA. Questo significa che i fondi erogati dal Ministero potranno essere utilizzati per l’acquisto diretto o tramite leasing di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale. L’obiettivo è quello di migliorare l’ecosistenibilità di prodotti e processi produttivi.

Con il Decreto interministeriale del 22 Aprile 2022, è stato, inoltre, reso noto il lancio della specifica piattaforma Nuova Sabatini Sud. Si tratta di un’infrastruttura informatica che lo Stato ha messo a disposizione di piccole, micro e medie imprese aventi sede legale o almeno un’unità locale in una delle seguenti Regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Per le imprese del Sud è previsto un incentivo addirittura più elevato rispetto a quello stabilito per gli investimenti green. Esse possono, inoltre, usufruire di un periodo di 60 giorni, successivo alla verifica dell’ammissibilità della domanda, per individuare un soggetto finanziatore. Si tratta, dunque, di una procedura profondamente differente rispetto a quella utilizzata per la piattaforma tradizionale.

Leggi anche: come funziona l’anticipo sulle fatture.

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