Per scoprire come funziona un mutuo ristrutturazione è necessario innanzitutto capire in quali casi potresti aver bisogno di un finanziamento. Se sei stanco di assistere impotente ai problemi che attanagliano la tua abitazione, hai davanti a te due strade: vendere casa oppure ristrutturarla.
Nel caso in cui la tua intenzione sia quella di procedere con la seconda opzione, potresti prendere in considerazione la possibilità di stipulare un mutuo. A seconda dei problemi che coinvolgono il tuo immobile, infatti, gli interventi da effettuare potrebbero essere anche di entità importante.
Questo, però, non significa rinunciare a priori ai lavori. Il mutuo ristrutturazione potrebbe rappresentare la giusta soluzione per le tue esigenze. Andiamo a vedere quali sono le sue caratteristiche.
Cos’è il mutuo ristrutturazione?
È un finanziamento concesso da una finanziaria o da una banca. Serve per la realizzazione di lavori di manutenzione di un edificio. Generalmente, copre fino all’80% dei costi di ristrutturazione.
Quali lavori finanzia?
Il mutuo ristrutturazione può finanziare sia lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sia grandi opere di ristrutturazione. A tal proposito, è importante capire quali sono le differenze tra le varie tipologie di lavori.
Per manutenzione ordinaria s’intende l’insieme dei lavori di rinnovamento, riparazione o sostituzione delle rifiniture della tua casa. Alcuni esempi di opere di manutenzione ordinaria sono:
- Tinteggiatura;
- Sostituzioni;
- Verniciatura;
- Lavori di impermeabilizzazione;
- Riparazioni.
La manutenzione straordinaria, invece, riguarda lavori il cui scopo è quello di migliorare a livello generale le condizioni dell’edificio oppure di prevenire potenziali problemi che potrebbero verificarsi in futuro. Tra gli interventi di manutenzione straordinaria più comuni figurano:
- Sostituzione dei sanitari;
- Sostituzione degli infissi;
- Interventi di carattere strutturale;
- Rifacimento delle scale.
Infine, abbiamo le grandi opere di ristrutturazione. Si tratta di interventi complessi, per i quali è richiesta la presentazione di un progetto ad hoc da parte di tecnici specializzati come geometri, architetti o ingegneri.
Quanto si può ottenere?
Abbiamo anticipato poc’anzi che, in genere, le banche concedono mutui ristrutturazione al massimo per l’80% del valore dell’immobile. A questo punto, per capire come funziona il mutuo ristrutturazione, è probabile che tu voglia sapere come avviene il calcolo percentuale.
In realtà, l’80% si calcola sul valore che l’immobile avrà a seguito dell’intervento oggetto del finanziamento. Dunque, se la tua casa prima dell’intervento ha un valore di 80.000 euro la banca non ti concederà l’80% di questo importo (che sarebbe pari a 64.000 euro).
Sarà, infatti, necessario stimare il valore che l’immobile acquisirà dopo gli interventi. Tornando all’esempio precedente, ipotizziamo che venga stabilito che a seguito dei lavori la tua casa assumerà un valore di 160.000 euro. In questo caso, per il tuo mutuo ristrutturazione riceverai una cifra pari a 128.000 euro.
Chi può richiederlo?
Se sei titolare di un immobile puoi chiedere un mutuo ristrutturazione, indipendentemente dal fatto che si tratti della tua prima o seconda abitazione. Ovviamente, dovrai dimostrare di essere in possesso dei requisiti richiesti dalle banche, sia in termini reddituali che personali.
Durata e tassi d’interesse
Per quanto concerne durata e tassi d’interesse, valgono sostanzialmente le stesse disposizioni dei classici mutui ipotecari. La durata può variare da un minimo di 5 ad un massimo di 30 anni. La maggior parte delle operazioni si attesta su una durata media tra i 10 ed i 20 anni.
Sul fronte dei tassi d’interesse, potrai concordare con l’istituto di credito la soluzione migliore tra tasso fisso, variabile ed altre tipologie di tassi.
Il tasso fisso ti permette di pagare sempre la stessa rata per tutta la durata del finanziamento. Con il tasso variabile navigheresti in un contesto più incerto: se, infatti, i tassi dovessero aumentare, ti ritroveresti a pagare una rata mensile più alta. Di contro, in caso di abbassamento dei tassi, usufruiresti di una rata più leggera.
Quali documenti servono?
Per richiedere il mutuo ristrutturazione ti serviranno diversi importanti documenti. Per l’avvio della pratica sarà, innanzitutto, indispensabile fornire sia i documenti anagrafici che reddituali.
Documenti anagrafici
Per documenti anagrafici intendiamo il documento d’identità ed il codice fiscale. Se la richiesta arriva da un cittadino extracomunitario, la banca chiederà il permesso di soggiorno. Alcuni istituto di credito potrebbero chiedere anche il certificato di residenza nonché quello dello stato di famiglia.
Documenti reddituali
Sotto il profilo della documentazione reddituale, presumibilmente sarai tenuto a presentare la copia di almeno due buste paga (le più recenti) se sei un dipendente. Se, invece, appartieni alla categoria dei pensionati, dovrai mettere a disposizione dell’istituto di credito il cedolino della pensione.
Inoltre, dovrai presentare la tua ultima dichiarazione dei redditi e un estratto del tuo conto corrente. Se sei un dipendente privato, potresti aver bisogno di una dichiarazione firmata dal tuo datore di lavoro ed avente per oggetto gli anni di servizio accumulati e la tipologia di contratto di lavoro. Se, invece, sei un dipendente pubblico o statale ti basterà fornire l’attestato di servizio.
Discorso, in parte, differente per coloro che agiscono come lavoratori autonomi o liberi professionisti. Avrai, infatti, bisogno di un certificato attestante la tua iscrizione alla Camera di Commercio o ad un albo professionale. Inoltre, ti serviranno le ultime due dichiarazioni dei redditi e il bilancio, anche se parziale, dell’anno in corso.
Leggi anche: guida ai prestiti personali per liberi professionisti.
Documentazione legata agli interventi da effettuare
Vi sono, poi, dei documenti specifici che riguardano i lavori che dovranno essere eseguiti. Se dovrai svolgere opere di ristrutturazione ordinaria, basterà presentare il preventivo dell’azienda incaricata di svolgere gli interventi.
Se, invece, gli interventi sono di carattere straordinario, oltre al preventivo della ditta ti servirà anche l’autorizzazione edilizia da parte del Comune in cui si trova l’immobile.
Il tuo edificio necessita di una grande opera di ristrutturazione edilizia? In circostanze del genere, oltre ai documenti poc’anzi citati ti servirà anche un apposito permesso per costruire nonché la ricevuta attestante l’avvenuto pagamento del contributo comunale.
Quali spese bisogna affrontare?
Vuoi sapere come funziona un mutuo ristrutturazione sotto il profilo delle spese? Molto semplice. Le spese da sostenere sono quelle tipiche di un mutuo immobiliare, vale a dire:
- Spese per l’istruttoria della pratica;
- Spese notarili;
- Costi di perizia.
Abbiamo parlato in maniera dettagliata di questo argomento nel nostro articolo dedicato proprio ai costi del mutuo.
Come avviene l’erogazione?
Ci sono due possibilità: in un’unica soluzione o in base allo stato di avanzamento dei lavori. Nel primo caso, riceverai tutta la cifra direttamente sul tuo conto corrente e dovrai restituirla tramite il pagamento delle rate mensili. Questa soluzione viene adoperata soprattutto per lavori di manutenzione ordinaria e, in qualche caso, anche per quelli di manutenzione straordinaria.
Lo stato di avanzamento dei lavori è la strada percorsa soprattutto per le grandi opere di ristrutturazione. In casi del genere, è probabile che la cifra complessiva che la banca dovrà erogare sia abbastanza consistente. Piuttosto che erogare il mutuo in un’unica soluzione, la banca potrebbe frazionare i pagamenti, dietro presentazione della fattura relative agli interventi previsti dal progetto.
Abbiamo visto come funziona il mutuo ristrutturazione. Per qualsiasi dubbio o domanda puoi parlare con un Consulente Races telefonando al Numero Verde 800 06 33 22.