Il rapporto rata reddito è un indicatore che consente di valutare la capacità di un mutuatario di affrontare il pagamento delle rate del mutuo. Infatti, quando si richiede un mutuo è necessario analizzarne la sostenibilità nel corso del tempo. Fare delle valutazioni approfondite rispetto ad un finanziamento che potrebbe protrarsi anche per più di 20 anni non è semplice.
Per le banche diventa fondamentale utilizzare tutti gli indicatori e gli elementi a disposizione per una valutazione approfondita. È interesse sia degli istituti che dei consumatori che il rimborso delle rate sia regolare e vada sempre a buon fine. Andiamo a vedere, nel dettaglio, cosa s’intende per rapporto rata reddito sui mutui, come si calcola e quanto è importante ai fini dell’approvazione della richiesta di finanziamento.
Cos’è?
Il calcolo del rapporto rata reddito del mutuo è una procedura che le banche effettuano al momento della richiesta di un prestito per l’acquisto di un immobile. Grazie a questo indicatore, le banche sono in grado di comprendere se sei in grado di ottemperare al pagamento delle rate del finanziamento senza grossi problemi.
Come si calcola il rapporto rata reddito del mutuo?
Il calcolo percentuale del rapporto rata reddito si effettua dividendo la rata mensile del mutuo per il reddito netto mensile del mutuatario. Ad esempio, se la rata mensile del mutuo è di 500 euro e il reddito netto mensile del mutuatario è di 2.000 euro, il rapporto rata reddito sarà pari al 25%. Questo significa che il mutuatario destina il 25% del suo reddito netto mensile al pagamento del mutuo.
Cosa s’intende per rata del mutuo sostenibile?
La rata sostenibile del mutuo è il valore massimo che il mutuatario può destinare al pagamento delle rate del mutuo in modo da non compromettere il proprio equilibrio finanziario. Per calcolare la rata sostenibile è importante considerare il rapporto rata reddito e le altre spese fisse e variabili che il mutuatario deve affrontare ogni mese, come l’affitto, le bollette, la spesa alimentare, l’assistenza sanitaria, etc.
Tutte queste spese devono essere sottratte al reddito netto mensile per ottenere il reddito disponibile, ovvero la quantità di denaro che il mutuatario può effettivamente destinare al pagamento delle rate del mutuo. Tramite questi calcoli, sarà possibile determinare il reddito disponibile e scegliere una rata adeguata al proprio budget.
Quanto deve essere la rata del mutuo in base al reddito?
Il rapporto rata reddito è un elemento importante ai fini della concessione del mutuo. Esso, infatti, rappresenta la capacità di una persona di onorare il proprio impegno finanziario. In genere, le banche richiedono che il rapporto rata reddito sia inferiore al 33-35%.
Ad esempio, se il reddito netto mensile del mutuatario è di 2.000 euro, la rata mensile del mutuo non dovrebbe superare i 660-700 euro. Con un reddito netto mensile è di 1.800 euro, la rata mensile del mutuo dovrebbe attestarsi tra i 600 ed i 630 euro. Se il reddito netto mensile è di 1.300 euro, la rata mensile del mutuo non dovrebbe eccedere i 429-455 euro. E con una disponibilità mensile di 900 euro? In questo caso, la rata del tuo mutuo dovrebbe aggirarsi tra i 300 ed i 315 euro.
Al di sotto di questa percentuale, infatti, il mutuatario dovrebbe riuscire a far fronte alle altre spese e ad eventuali imprevisti. Le banche, infatti, non possono ignorare che la vita di qualsiasi persona si caratterizza per la presenza di diversi impegni economici. Dunque, è fondamentale garantire che la disponibilità reddituale mensile del mutuatario sia sufficiente da permettergli di garantire un’esistenza serena a sé stesso ed ai suoi cari. Di conseguenza, gli istituti devono sforzarsi per capire se il reddito mensile garantisca il giusto equilibrio tra l’impegno del pagamento delle rate e le spese necessarie a livello personale e familiare.
Quali sono gli altri fattori che entrano in gioco?
Tuttavia, è importante tenere presente che il rapporto rata reddito non è l’unico fattore che viene valutato dalle banche al momento della concessione del mutuo. Altri elementi da considerare sono il rapporto tra reddito e debiti, il tipo di lavoro svolto dal mutuatario, la durata del contratto di lavoro e la stabilità del reddito.
Per calcolare il rapporto rata reddito del mutuo, è indispensabile fornire alla banca una documentazione completa e aggiornata. In particolare, è necessario presentare:
- Dichiarazione dei redditi degli ultimi due anni;
- Contratto di lavoro;
- Certificato delle retribuzioni.
In questo modo, la banca potrà effettuare una valutazione accurata della situazione finanziaria del mutuatario e decidere se concedere o meno il prestito. Inoltre, è importante considerare che il rapporto rata reddito può variare in base al tipo di mutuo scelto. Ad esempio, un mutuo a tasso fisso avrà una rata costante per tutta la durata del prestito, mentre un mutuo a tasso variabile avrà una rata che può variare in base all’andamento dei tassi di interesse.
Tieni presente, infine, che, oltre alla rata, dovrai anche affrontare le spese per l’istruttoria del mutuo, l’imposta di bollo, le spese per l’apertura della pratica, i costi di perizia, le spese notarili. Si tratta di costi che potrebbero finire per condizionare l’importo che la banca ti concederà.
Sapevi che alcune spese del mutuo sono detraibili? Leggi il nostro articolo per scoprire di più su questo argomento e per verificare se hai la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.
Rapporto rata reddito mutuo: considerazioni finali
In definitiva, il calcolo del rapporto rata reddito del mutuo è una procedura che permette alle banche di valutare la capacità di un mutuatario di affrontare il pagamento delle rate del mutuo in modo adeguato. Per ottenere un mutuo è quindi importante avere:
- Reddito stabile e sufficientemente elevato;
- Un buon profilo creditizio;
- Situazione finanziaria solida.
Quello che, come sempre, consigliamo ai nostri lettori è di farsi assistere da un consulente del credito competente in materia. Il primo step sarebbe quello di chiedere una consulenza mutuo gratuita. Ti servirà per capire quali sono i margini di manovra rispetto alle tue esigenze. Il consulente farà un’indagine di mercato e ti mostrerà le migliori offerte disponibili, sempre in linea con le tue necessità. Starà, poi, a te scegliere l’opzione migliore, non prima di aver approfondito pro e contro di ogni offerta.