È possibile richiedere un prestito con contratto a tempo determinato? Questa è una domanda legittima che molti consumatori si pongono. Del resto, l’ingresso nel mondo del lavoro, soprattutto per i giovani, è vincolato quasi sempre, almeno in una fase iniziale, alla presenza di contratti a scadenza.
Il punto è che, dinnanzi ad un contratto di lavoro a tempo determinato, diventa difficile per chiunque programmare la propria vita e prendere decisioni importanti, come ad esempio un matrimonio o l’acquisto di una casa. Questo, però, non vuol dire che sia impossibile ottenere un finanziamento. Scopriamo insieme cosa si può fare per richiedere un prestito con contratto a tempo determinato.
Caratteristiche dei prestiti con contratto a tempo determinato
Se hai un contratto di lavoro con scadenza prefissata, difficilmente puoi ottenere finanziamenti di lunga durata e di importi elevati. Potresti, però, riuscire a beneficiare di piccoli prestiti. Per ragioni facilmente intuibili, gli istituti di credito tenderanno a concederti prestiti, a condizione che la durata del finanziamento coincide o, comunque, non vada oltre la scadenza del contratto di lavoro.
Così facendo, infatti, le banche si tutelano dal rischio che tu, qualora il contratto lavorativo non venisse rinnovato, faccia fatica a rimborsare le rate del prestito. Ciò in quanto viene a mancare il requisito reddituale, cioè la fonte da cui dovresti attingere per la restituzione del finanziamento.
Nell’ambito dei prestiti con contratto a tempo determinato, molto importante è il rapporto rata/reddito. In realtà, questo è un aspetto cruciale per qualsiasi tipologia di finanziamento. Il rapporto rata/reddito, infatti, condiziona in maniera decisiva la somma che è possibile richiedere in prestito.
Perché? Molto semplice. La rata mensile del finanziamento non può essere sproporzionata rispetto al reddito che percepisci. Se ciò accadesse, infatti, rischieresti di esporti eccessivamente e di avere difficoltà a pagare le rate. Nella valutazione di una richiesta di finanziamento, la banca deve tenere conto non soltanto della capacità del cliente di restituire il finanziamento. Deve assicurarsi che la rata mensile non pregiudichi il normale svolgimento della vita del consumatore, considerando le spese quotidiane/mensili indispensabili per garantire una degna esistenza sia a sé stesso che, eventualmente, alla propria famiglia.
Prestiti con contratto a termine: e se avessi un garante?
Le tue chance di ottenere un prestito, nonostante un contratto a termine, aumentano nel caso in cui tu abbia la possibilità di contare su un garante. La presenza di un garante in possesso dei requisiti che tu, da solo, non riesci a soddisfare, potrebbe aprirti le porte a prestiti di importo più elevato e, dunque, dalla durata maggiore.
Ovviamente, la banca svolgerà delle indagini approfondite sulla persona che proporrai come garante. La finalità è quella di comprendere se vi sono i presupposti, specie in termini di affidabilità creditizia, per accettare la domanda di finanziamento. Del resto, non bisogna dimenticare che il garante si assume un impegno di non poco conto. Qualora il debitore non fosse più in grado di pagare le rate del prestito, la banca si rivolgerebbe al garante e pretenderebbe da quest’ultimo il rimborso del finanziamento.
Prestiti su pegno
Un’altra strada, meno battute rispetto alle precedenti, porta ai cosiddetti prestiti su pegno. Va subito precisato che non tutte le banche erogano finanziamenti attraverso questa modalità. Si tratta di prestiti per i quali il richiedente può concedere in garanzia beni materiali dal valore consistente (gioielli, orologi, ecc).
Cessione del Quinto dello Stipendio
Posso richiedere un prestito con contratto a tempo determinato tramite cessione del quinto? La risposta è Sì. Anche in questo caso, ovviamente, ci sono delle condizioni da rispettare. La scadenza del finanziamento non potrà mai e poi mai superare quella del contratto di lavoro.
Se ti è mai capitato di sentir parlare della cessione del quinto, saprai bene che le modalità di restituzione di questo finanziamento sono differenti rispetto a qualsiasi altro finanziamento. Infatti, la rata mensile della cessione verrà automaticamente detratta dal tuo stipendio e versata, direttamente dal tuo datore di lavoro, all’istituto di credito. L’importo della rata non può superare il 20% del tuo stipendio netto.
Ricordiamo che la cessione del quinto dello stipendio prevede la sottoscrizione obbligatoria di due polizze assicurative: una polizza rischio vita, un’altra rischio impiego.
Altra caratteristica singolare della cessione del quinto è il fatto che questo finanziamento possa essere richiesto anche da soggetti segnalati come cattivi pagatori e protestati, purché in possesso di un contratto di lavoro.
Cessione del Quinto e contratti di lavoro a termine: cosa c’è da sapere
È utile sottolineare un aspetto: difficilmente può essere erogata una cessione del quinto dinnanzi ad un contratto di lavoro a brevissima scadenza. Se, ad esempio, desideri richiedere una cessione ma la scadenza del contratto lavorativo è a brevissimo termine (pochi mesi) di fatto è impossibile ottenere questa tipologia di finanziamento. Potrebbe essere più agevole richiedere un piccolo prestito personale. Va, infatti, precisato che la cessione del quinto ha una durata minima di un anno.
Infine, le banche tendono a fare valutazioni approfondite anche rispetto alla tipologia di azienda con cui lavora il soggetto che richiede la cessione del quinto. In genere, gli istituti di credito accettano con maggiore facilità richieste di cessioni del quinto provenienti da persone che lavorano presso aziende di medie-grandi dimensioni. Escluse, dunque, le piccole e micro imprese.
Per giunta, la cessione del quinto, di solito, prevede l’impiego del TFR come ulteriore garanzia. Dinnanzi ad un contratto di lavoro di brevissima scadenza, il dipendente rischierebbe di accantonare una cifra esigua in termini di Trattamento di Fine Rapporto. Al contrario, con un contratto a tempo determinato di durata maggiore, la quota accantonata aumenterebbe. In caso di interruzione del rapporto di lavoro prima della scadenza del finanziamento, la banca potrebbe rivalersi sul TFR per il recupero delle restanti rate che il cliente avrebbe dovuto pagare.
Quali documenti servono per richiedere un prestito con contratto a tempo determinato?
Prima di prendere una decisione rispetto alla tua richiesta di finanziamento, la banca avrà bisogno di alcuni importanti documenti, sia anagrafici sia quelli relativi al tuo reddito. Essi sono:
- Documento di identità;
- Codice Fiscale;
- Ultime buste paga;
- Ultima dichiarazione dei redditi;
- Contratto di lavoro.