Quanto guadagna un mediatore creditizio? I fattori da considerare

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Sono molti gli utenti che si pongono questa domanda: quanto guadagna un mediatore creditizio? La risposta potrebbe essere semplice ma, al tempo stesso, complessa. Prima, infatti, di rispondere a questo quesito, bisognerebbe innanzitutto capire bene quali attività svolgono i mediatori creditizi e da cosa dipende il loro eventuale guadagno.

Come in qualsiasi altro settore, anche quello della mediazione creditizia prevede la presenza di realtà più strutturate e di aziende più piccole. Basta consultare l’elenco dell’OAM per avere un’idea approssimativa di quante siano le società iscritte, così come il numero dei rispettivi dipendenti e collaboratori. Prosegui nella lettura dell’articolo per saperne di più sull’argomento.

Quali fattori influenzano i guadagni di un mediatore creditizio?

I guadagni di un mediatore creditizio sono influenzati da una serie di fattori chiave che delineano l’entità dei loro compensi. Ecco alcuni dei principali fattori da tenere in considerazione.

Esperienza e competenze

Uno dei fattori più significativi che determina i guadagni di un mediatore creditizio è la sua esperienza e le competenze acquisite nel corso degli anni. Le aziende presenti già da molto tempo sul mercato e dotate di una solida conoscenza dei prodotti finanziari potrebbero avere aspettative e margini di guadagno superiori rispetto a realtà che solo di recente si sono affacciate in questo mondo.

L’esperienza può influenzare notevolmente la capacità di negoziare accordi favorevoli nel lavoro di intermediazione tra banche e clienti. I mediatori più esperti potrebbero avere maggiori abilità nel riuscire a strappare le migliori condizioni per i loro clienti, guadagnando di conseguenza commissioni più elevate.

Un mediatore creditizio con una lunga esperienza potrebbe, inoltre, essere riuscito a costruire un’ottima reputazione. Ciò può tradursi in ripercussioni positive, sia in termini di fidelizzazione della clientela che di passaparola positivo. Questo si traduce in un aumento delle richieste di consulenza, con un potenziale abbassamento dei costi e degli investimenti di carattere pubblicitario.

I mediatori creditizi sono tenuti ad aggiornarsi sotto il profilo professionale, poiché il settore finanziario/creditizio è in continua evoluzione. Le società disposte ad investire nella formazione di dipendenti e consulenti e a migliorare le loro competenze tendono a essere più competitive e a guadagnare di più nel lungo periodo.

Rete di contatti

Un mediatore creditizio vive di relazioni. Non si tratta soltanto di un discorso quantitativo, nel senso che un numero elevato di contatti potrebbe non coincidere con un aumento dei margini di guadagno. Il punto è sviluppare relazioni di qualità. Un mediatore creditizio con una vasta rete di contatti nel settore finanziario e anche in comparti affini, come quello immobiliare o assicurativo, ha maggiori opportunità di ottenere una crescita del proprio business. Chiaramente, assume un certo peso costruire partnership di rilievo soprattutto con i principali attori del mondo bancario, in quanto i mediatori fanno da tramite tra banche e clienti finali.

I mediatori creditizi devono, inoltre, essere attivi nel networking e nella costruzione di relazioni professionali. Partecipare a eventi del settore, organizzare seminari e lavorare a stretto contatto con altri professionisti sono tutte strategie potenzialmente utili ai fini dell’espansione della rete di contatti di una società di mediazione creditizia.

Portafoglio prodotti

Nel settore della mediazione creditizia esistono realtà multiprodotto ed aziende focalizzate sull’intermediazione di uno o pochi prodotti del credito. La scelta di specializzarsi in un settore specifico, come ad esempio i mutui ipotecari oppure le cessioni del quinto, può avere un impatto sulle aspettative di guadagno. Alcuni prodotti potrebbero, nel lungo periodo, rivelarsi più redditizi di altri ma è fondamentale che l’azienda disponga di competenze avanzate circa i prodotti sui quali decide di puntare.

Races, ad esempio, è una realtà che ha puntato su un’offerta multiprodotto. Nel nostro portafoglio rientrano i principali prodotti del credito, come prestiti personali, cessioni del quinto, mutui e finanziamenti alle imprese. Per avere un’offerta così variegata, abbiamo investito molto nella scelta di consulenti dal background comprovato su tali prodotti. In questo modo, possiamo garantire una consulenza di grande qualità a tutti i nostri clienti.

Commissioni

Le società di mediazione creditizia spesso applicano una struttura di commissioni basata su una percentuale dell’importo totale erogato. Ad esempio, supponiamo che un mediatore creditizio aiuti un cliente ad ottenere un mutuo per un importo pari a €200.000 e che la società applichi una commissione del 2%. In questo caso, la commissione sarebbe di €4.000 (€200.000 x 0,02).

Si intuisce facilmente come l’ammontare della commissione tenda ad aumentare sulla base dell’importo che viene erogato al cliente. Sui mutui, finanziamenti che in genere prevedono importi abbastanza elevati, l’importo che si può riuscire a ricavare dall’operazione è potenzialmente più elevato rispetto ad una cessione del quinto o un prestito personale. Questo, però, non vuol dire che tutte le società di mediazione creditizia debbano automaticamente essere specializzate sui mutui. Bisogna, infatti, considerare anche fattori come l’esperienza acquisita su quel prodotto e la concorrenza del settore.

In linea di massima, una società di mediazione creditizia potrebbe ottenere ottimi guadagni intermediando un numero elevato di prestiti personali o cessioni del quinto, arrivando a pareggiare o addirittura a superare un mediatore che si occupa di intermediazione di mutui ma che, magari, è riuscito a concludere un numero basso di operazioni.

Consulenti esperti

Anche da questo punto di vista va fatto un discorso più qualitativo che quantitativo. Le società di mediazione creditizia possono avvalersi di collaboratori esterni, noti anche come consulenti del credito. È sufficiente avere tantissimi collaboratori per vedere incrementati i propri guadagni? Certamente no. Molto, se non tutto, dipende dalla qualità dei consulenti che vengono inseriti all’interno del team.

Ovviamente, la scelta dei collaboratori va effettuata tenendo conto anche del portafoglio prodotti della società di mediazione creditizia. Una realtà che punta su un solo prodotto tenderà ad attirare consulenti con competenze specifiche su quel prodotto. Altrettanto importante è proporre condizioni vantaggiose ai propri consulenti. L’obiettivo non deve essere soltanto quello di inserire nuovi professionisti in squadra ma soprattutto di evitare che i consulenti migliori possano lasciare il team, magari perché attratti da un’offerta di un competitor.

Strategie di marketing e dotazioni tecnologiche all’avanguardia

Nel panorama attuale della mediazione creditizia, non si può sottovalutare l’importanza di adoperare strategie di marketing efficaci e disporre di software all’avanguardia. Questi aspetti, apparentemente marginali, rivestono un ruolo fondamentale nella crescita dei guadagni di un mediatore creditizio.

Le strategie di marketing multicanale potrebbero aiutare a raggiungere un pubblico ampio e diversificato. L’utilizzo di strumenti come pubblicità online, social media marketing, e-mail marketing e content marketing può favorire una crescita continua della visibilità e della capacità di generare lead. A tal proposito, leggi anche il nostro articolo su come trovare nuovi clienti per mediatori creditizi.

Software CRM (Customer Relationship Management) e sistemi gestionali possono semplificare notevolmente il lavoro quotidiano di un mediatore creditizio. Tali strumenti permettono di:

  • Gestire contatti;
  • Monitorare le interazioni con i clienti;
  • Automatizzare processi;
  • Migliorare l’efficienza operativa.
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